Viticoltori da 5 generazioni e custodi di vigneti centenari a piede franco sopravvissuti alla fillossera del 1850, grazie ai terreni sabbiosi, iniziano come produttori di uve Carignano del Sulcis di primissima qualità, sotto l’esperta supervisione di Stefano Verona, agronomo e viticoltore per passione più che per lavoro.

I 4 ettari di vigneto sono disseminati su tutta l’isola di Sant’Antioco per lo più sul versante ovest, uno non lontano da una scogliera a picco sul mare, la scogliera Mangiabarche, da cui l’azienda prende il nome e dalla quale potrete ammirare i tramonti più belli della nostra Isola.

Nel 2021 Erica, sua figlia, contagiata da questa passione e dalla percezione di non potersi permettere di “sprecare” un tale patrimonio territoriale, ambientale, agronomico, e anni e anni di duro lavoro dei suoi avi, per non abbandonare questi vigneti poco produttivi, lo spinge a creare la loro prima bottiglia, “Raije”, che nel dialetto tabarchino (dialetto di uno dei centri abitati dell’isola, Calasetta) significa “radici”. Si tratta di una produzione di nicchia, di 1500 bottiglie circa.

Ci racconta Erica: “Ho sentito come la vocazione di dare nuova vita a questi vigneti. Portandolo nei calici di chi viene a visitare Sant’Antioco e il nostro vigneto, vorrei trasmettere loro quanta resilienza serve a restare aggrappati alle proprie radici isolane, oltre che vitivinicole e familiari, resilienza che abbiamo appreso dalle nostri viti ad alberello centenarie. E che questa resilienza è dettata dall’amore verso la nostra bellissima isola, amore che noi vogliamo contagiare attraverso un sorso della nostra terra.
Abbiamo scelto di associarci a “Welcome to Sant’Antioco” perché sono portavoce di questa resilienza, e trasformano in idee concrete quelle che sono le nostre tradizioni, arti, passioni e lavori, per coinvolgere quanti vorranno visitare la nostra isola e la nostra realtà, sapendo di non fare mai una semplice vacanza, ma un viaggio completo, un’esperienza a 360 gradi, sentendosi accolti come in famiglia.
Perché chi entra in un negozio, in un bar o chi viene a fare una visita in vigna, possa sentirsi per un momento parte di questo microcosmo, possa sentirsi isolano, sentirsi il “Benvenuto in ogni scorcio e ettaro della selvaggia Sant’Antioco”