Con un nome così non può che essere chiaro il senso di appartenenza al territorio, oltre che l’amore per il proprio lavoro e la propria attività. Su stangu è infatti la traduzione in sardo della tabaccheria, intesa come emporio, negozio in cui acquistare i tabacchi e, soprattutto, in cui pagare le tasse di Stato – la famosa stangata da cui prende il nome anche il film cult del ’73.

La tabaccheria esiste ormai da 30 anni, ed è da altrettanti che Marco lavora qui, prima come aiutante del padre che ne era proprietario, e poi gestendolo completamente lui, ora in collaborazione con sua moglie Giulia e, da qualche anno, con la loro dipendente Francesca.

Ma Su Stangu non è solo un negozio-tabacchi: si possono trovare anche articoli da regalo, originali e di pregio, servizi pagamento bollettini postali, marche da bollo, giochi di stato e biglietti dei mezzi pubblici per studenti, lavoratori e turisti. Per questi ultimi, inoltre, Marco ha avviato anche una attività di noleggio, per agevolarne gli spostamenti durante la vacanza, integrato con un servizio gratuito di mobilità su carrozzina elettrica per persone con disabilità o difficoltà motoria (santantioco2go.it).

Se c’è una cosa che Marco adora del suo lavoro è il contatto umano «perché ti consente di conoscere tantissime persone e di familiarizzare, quasi, con ognuna di loro», osserva.
Sul progetto Sulki nutre ancora più entusiasmo: «Non potrei non essere d’accordo col partecipare a una iniziativa così importante – commenta – essendo stato proprio io, tanti anni fa, il primo a sperimentare la possibilità di realizzare una rete di esercenti qui a Sant’Antioco».